Post by Admin on Oct 19, 2019 15:05:30 GMT
Ciao a tutti amici appassionati di ciclismo..
Il tema come si capisce dal titolo è caldo e reale..
Di seguito voglio riportare le mie personalissime riflessioni su quello che sarà il nostro ciclismo tra un paio di anni. Ripeto solo mie personalissime riflessioni.
Le voci ci sono da un po’ ma nel corso del 2019 si sono rafforzate.. In Italia abbiamo tanto bisogno di uno o più atleti in grado di portare il movimento tricolore a livelli internazionali. Purtroppo il dopo Vincenzo Nibali (fenomeno campione o come volete, se li merita tutti) non brilla.. Si era accesa una fiammella al mondiale 2018 con Gianni Moscon (ma corre ancora in bici?) che poi si è spenta subito.. Altro bagliore in primavera, con Alberto Bettiol splendido vincitore del Giro delle Fiandre. Ahimè il toscano, secondo me, da lì in poi è stato “bruciato”.. Gli hanno messo addosso tutte le pressioni da fenomeno, lo aspettavano al Tour, poi all’Europeo, poi al Mondiale, insomma alla fine anche questa lucina si è presto spenta. Parliamo poi di Matteo Trentin..Si è definitivamente sbloccato con l’europeo 2018, quest’anno ha vinto tappe al Tour e ha sfiorato il mondiale, ovviamente aiutato dalla squadra che aveva ben impostato la gara per lui. Di solito vince sempre a fine stagione quando tutti i “big” si riposano.. Manca di continuità e comunque al massimo potrà vincere una Sanremo e qualche altra tappa alla Vuelta (in tema World Tour) poi basta.. Lo vorrei vedere tra 6/7 anni quando avrà l’età del Vincenzo nazionale, cosa sarà in grado di fare.. Ora è vero e non voglio entrare nei dettagli, che il ciclismo Italiano non è il più ricco del mondo e quindi i nostri atleti sono costretti ad andare all’estero dove magari non hanno il giusto spazio per crescere nei migliori dei modi (Trentin è uno di questi purtroppo). Da un paio di anni, per fortuna è arrivato Segafredo che ha ri-acceso le speranze negli sponsor Italiani. Speriamo che altre aziende abbiano recepito il messaggio.. Mi sembra che il sig. Segafredo abbia lavorato bene e non a caso quest’anno ha tra le fila il campione del mondo Pedersen. Stessa cosa ha fatto nel ciclismo femminile, assumendo le eccellenze nazionali come Paternoster e Longo Borghini. Nel 2020 indovinate un po’? Arriva in casa Segafredo il buon Nibali con grandi obbiettivi a cinque cerchi..
La soluzione a questa carenza di “fenomeni tricolore” forse, è legata a questa carenza di sponsor sul nostro territorio. Atleti ce ne sarebbero, Basti vedere il buon Battistella, Covi, Bagioli.. Tutti ragazzi che passeranno PROF e se ben seguiti tra due anni saranno in tutte le top ten delle classiche e dei GT. Intanto che aspettiamo, speriamo che i nostri Trentin, Bettiol e Moscon si riaccendano e possano brillare sui gradini più alti dei podi internazionali
Il tema come si capisce dal titolo è caldo e reale..
Di seguito voglio riportare le mie personalissime riflessioni su quello che sarà il nostro ciclismo tra un paio di anni. Ripeto solo mie personalissime riflessioni.
Le voci ci sono da un po’ ma nel corso del 2019 si sono rafforzate.. In Italia abbiamo tanto bisogno di uno o più atleti in grado di portare il movimento tricolore a livelli internazionali. Purtroppo il dopo Vincenzo Nibali (fenomeno campione o come volete, se li merita tutti) non brilla.. Si era accesa una fiammella al mondiale 2018 con Gianni Moscon (ma corre ancora in bici?) che poi si è spenta subito.. Altro bagliore in primavera, con Alberto Bettiol splendido vincitore del Giro delle Fiandre. Ahimè il toscano, secondo me, da lì in poi è stato “bruciato”.. Gli hanno messo addosso tutte le pressioni da fenomeno, lo aspettavano al Tour, poi all’Europeo, poi al Mondiale, insomma alla fine anche questa lucina si è presto spenta. Parliamo poi di Matteo Trentin..Si è definitivamente sbloccato con l’europeo 2018, quest’anno ha vinto tappe al Tour e ha sfiorato il mondiale, ovviamente aiutato dalla squadra che aveva ben impostato la gara per lui. Di solito vince sempre a fine stagione quando tutti i “big” si riposano.. Manca di continuità e comunque al massimo potrà vincere una Sanremo e qualche altra tappa alla Vuelta (in tema World Tour) poi basta.. Lo vorrei vedere tra 6/7 anni quando avrà l’età del Vincenzo nazionale, cosa sarà in grado di fare.. Ora è vero e non voglio entrare nei dettagli, che il ciclismo Italiano non è il più ricco del mondo e quindi i nostri atleti sono costretti ad andare all’estero dove magari non hanno il giusto spazio per crescere nei migliori dei modi (Trentin è uno di questi purtroppo). Da un paio di anni, per fortuna è arrivato Segafredo che ha ri-acceso le speranze negli sponsor Italiani. Speriamo che altre aziende abbiano recepito il messaggio.. Mi sembra che il sig. Segafredo abbia lavorato bene e non a caso quest’anno ha tra le fila il campione del mondo Pedersen. Stessa cosa ha fatto nel ciclismo femminile, assumendo le eccellenze nazionali come Paternoster e Longo Borghini. Nel 2020 indovinate un po’? Arriva in casa Segafredo il buon Nibali con grandi obbiettivi a cinque cerchi..
La soluzione a questa carenza di “fenomeni tricolore” forse, è legata a questa carenza di sponsor sul nostro territorio. Atleti ce ne sarebbero, Basti vedere il buon Battistella, Covi, Bagioli.. Tutti ragazzi che passeranno PROF e se ben seguiti tra due anni saranno in tutte le top ten delle classiche e dei GT. Intanto che aspettiamo, speriamo che i nostri Trentin, Bettiol e Moscon si riaccendano e possano brillare sui gradini più alti dei podi internazionali